I Cavalieri della

Croce Azzurra

 


Organizzazione umanitaria della Real Casa di Portogallo

Per loro stessa natura, gli Ordini di Cavalleria, dismesso l’aspetto militare che gran parte di essi aveva nella storia, si sono dedicati alle opere di assistenza e caritatevoli, venendo così ad assimilarsi, almeno nello spirito, agli ordini ospitalieri e mercenari.
La Real Casa di Portogallo, con a capo il Duca di Braganza Dom Rosario, attraverso i suoi Ordini di Corona ed Ordini Dinastici, ha inteso rafforzare lo spirito di sincera presenza nell’epoca contemporanea ed ha voluto caratterizzare lo spirito di cavalleria secondo criteri di divulgazione dei principi ispiratori degli Ordini proprii, unendoli ad una necessaria divulgazione. Ciò ha reso utile la creazione di Ordini nella Classe di Merito che permettessero di salvaguardare la necessaria limitazione del numero degli insigniti degli Ordini Nobilitanti, portando nel contempo lo spirito della cavalleria verso tutte le persone che intendono bene operare.
Inoltre, al fine di semplificare i propri ordinamenti, la Real Casa ha promesso la unificazione dei Gran Magisteri degli Ordini di Corona, cosicché i singoli Gran Magisteri, mantenendo la loro specificità storica ed altrettanto storica unicità, sono stati raccolti nel Gran Magistero Unificato dei Reali Ordini della Corona di Portogallo.
Parimenti i Gran Magisteri degli Ordini Dinastici, sono stati raccolti nel Gran Magistero Unificato dei Reali Ordini Dinastici della Real Casa di Sassonia Coburgo di Braganza. Oltre a ciò, la Real Casa ha voluto dare un segno di precisa volontà e di attenta presenza nella realtà dell’oggi, costituendo l’Organizzazione denominata “Cavalieri della Croce Azzurra” i quali opereranno secondo criteri di struttura ben precisa e definita.
Si tratta infatti di una organizzazione strettamente legata agli ordini di cavalleria, dai quali dipende e risponde a criteri che ne esaltano la capacità di essere “autonomi, autosufficienti, preparati professionalmente, disposti ai sacrifici che le opere volontarie richiedono”.